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giovedì 10 gennaio 2013

Chi fraveca e sfraveca nun perde maje tiemp


Le ultime operazioni militari condotte da Israele e avallate dall’intera comunità internazionale ai danni del popolo palestinese aveva spinto ‘Reddito per tutti TdG’ a regalare un semplice ma sincero murales a chi da decenni subisce tutta l’arroganza sionista.
Ghetti territoriali con migliaia di persone ammassate in pochi chilometri quadri, un embargo alimentare e medicinale permanente che di fatto aiuta solo a morire e, come ricordano le operazioni ‘Piombo Fuso’(dicembre 2008) e la recente ‘Colonna di Nuvola’ (novembre 2012), una politica militare pronta a mostrare muscoli a suon di missili, bombe e quanto più di distruttivo l’apparato bellico internazionale è in grado di produrre e poi testare sui territori palestinesi. L’escalation del terrorismo israeliano è chiaramente la risposta a tutti i tentativi messi in piedi dall’oppresso popolo palestinese nell’organizzare una quotidiana resistenza contro le angherie e le umiliazioni patite dagli abitanti della striscia di Gaza e degli altri insediamenti palestinesi, che vivono in un vero e proprio regime di apartheid. Ancor più triste è l’atteggiamento di estrema complicità portato avanti dall’intera comunità internazionale, con il governo Monti che negli ultimi mesi si è contraddistinto per aver rappresentato il principale ponte diplomatico nel mediterraneo con il governo del premier israeliano Netanyahu, prova eloquente sono gli accordi di cooperazione – così definiti dal ministero degli affari esteri italiano – nel campo della ricerca e dello sviluppo industriale, scientifico e tecnologico tra i due governi. Da questa analisi ‘Reddito per tutti TdG’ ne disegnava la bandiera sul ponte di Via Curtoli scrivendo poche parole per esprimere solidarietà al popolo palestinese e per sottolineare che essere ‘contro la politica imperialista israeliana’ (ANTISIONISMO) è ben differente dall’essere ‘contro gli israeliani sulla base di presunte tesi che affermano la superiorità di certe razze su altre’ (ANTISEMITISMO), così come teorizzava il nazismo e poco dopo anche il fascismo. Vedere oggi giorno la bandiera palestinese sventolare nelle mani di chi predica ancora odio razziale senza comprendere che quella palestinese è una lotta di liberazione di un popolo dal suo oppressore e per l’affermazione di tutti i diritti riconosciuti dalla galassia di carte, convenzioni e accordi internazionali che sanciscono il riconoscimento ‘senza se senza ma’ di una lunga serie di tutele inviolabili, in Palestina come in tanti altri posti del mondo, e che invece sono legalmente annientati dal terrorismo di stato israeliano, è una delle tante contraddizioni che animano singole personalità, gruppi politici, curve da stadio o piccole formazioni politiche che si affacciano oggi giorno sui territori. Le svastiche, celtiche e i ‘rammaggi’ lasciati da alcuni topi di fogna che hanno approfittato dell’oscurità per infamare il lavoro autonomo ed autorganizzato di ‘Reddito per tutti TdG’ sono state prontamente rimosse, e il murales ‘pro palestina’ è ritornato a brillare grazie all’impegno, alla caparbietà e alla nostra voglia di non abbassare mai la testa di fronte a questi stupidi, infantili e allo stesso tempo infami gesti. Quel murales resterà lì fino a quando avremo la forza di prenderci cura del nostro territorio, di analizzare gli eventi che ci capitano attorno, capirne le contraddizioni provando a portarle all’esterno, tra la gente dei quartieri più disagiati che realmente subiscono le politiche di austerity o nelle piazze, sperando sin dalle prossime politiche di febbraio che si possa avverare il famoso motto ‘piazze piane urne vuote’.

Libertà per il popolo palestinese – Fascista è Israele

Ecco alcuni scatti degli sfregi compiuti dagli idioti di casa nostra e dell'opera di "ripulitura" compiuta da attivisti, le definizioni sono molto diverse le une dalle altre: