E' finalmente partito in città un progetto antireazionario, denominato Rete Antirazzista Torrese (RAT), a cui Reddito per Tutti Tdg ha prontamente aderito e che si propone di portare nelle strade di Torre del Greco una voce dissonante dal razzismo e dal neofascismo che si sta riaffacciando sul territorio.
Ecco il documento che sancisce la nascita della rete:
"RETE ANTIRAZZISTA TORRESE
La Rete Antirazzista Torrese (RAT ) nasce per contrastare la
deriva di gruppi o singoli che fanno della discriminazione razziale, sessuale e
politica i pilastri della propria cultura politica sociale e di vita.
Scopo di RAT è sostenere i valori di uguaglianza, parità e
fratellanza di tutti gli esseri umani universalmente condivisi e
riconosciuti partendo dall’infondatezza
degli ideali, delle credenze e dei concetti di fondo che fomentano e alimentano
la barbarie razzista
LA
RAZZA NON ESISTE
Il Razzismo è un
concetto che sfugge ad una definizione precisa ed unanimemente accettata. Le
teorie razziste usano le differenze genetiche tra i gruppi umani per
classificare il genere umano in razze superiori e razze inferiori. Ma tali differenze,
anche se assai persistenti, sono solo esteriori perché legate a un lungo
processo di adattamento all’ambiente e dipendono soltanto da alcune unità delle
decine di migliaia di geni del corredo genetico dell’essere umano. Quindi qualsiasi teoria che sostenga
la superiorità o l’inferiorità intrinseca di gruppi razziali o etnici, o che
fondi criteri di valore su una differenza razziale non ha alcun fondamento
scientifico ed è contraria ai principi morali ed etici dell’umanità.
L’esistenza delle razze umane è quindi un’astrazione derivante da una cattiva
interpretazione delle piccole differenze fisiche tra persone, erroneamente
associate a differenze psicologiche ed interpretate sulla base di pregiudizi
secolari. Infatti nelle epoche segnate da gravi crisi, riaffiorano antiche
angosce esistenziali che trovano nelle teorie razziste una legittimazione
pseudoscientifica per una prassi discriminatoria e per l’odio verso i rivali
nella lotta per l’appropriazione di risorse sempre più scarse in questa Terra.
I PARTITI
XENOFOBI IN EUROPA
Tale situazione diventa oggi più radicale e decisamente
tangibile soprattutto in territori come quelli del Sud Italia dove le difficoltà
socio-economiche generali si riverberano con ancora più forza. Insieme alla
crisi economica internazionale che sembra non avere fine, proliferano di pari
passo movimenti e gruppuscoli che individuano nelle categorie sociali più
deboli e meno tutelate i responsabili della drammatica situazione in cui si
ritrova l’Europa. Così migranti, minoranze etniche, lavoratori stranieri e
omosessuali ritornano a subire l’escalation di violenza ed intolleranza da
parte di gruppi che nascono come reazione all’austerità dominante, e che
trovano terreno fertile in un quadro di disoccupazione galoppante, scarsità di
redditi e precarietà della vita. La diffusione del razzismo e di tutte le sue
sfumature, da quella sessista a quella xenofoba, è oramai un fenomeno
internazionale - come la crisi che lo determina - e che non risparmia gli altri
più grandi paesi europei. Dal ‘Fronte nazionale’ francese di Le Pen ad ‘Alba
Dorata’ in Grecia, passando per il ‘Partito del Progresso’ e i ‘Veri
finlandesi’ in Scandinavia, e senza dimenticare il ‘Fronte Nazionale’
austriaco. L’Italia non è ovviamente immune a queste derive, nonostante la
nostra storia recente ci parli di sopraffazione di Regime istaurata nel periodo
Fascista e di un forte fenomeno di emigrazione che dovrebbe avvicinare il
nostro popolo alla sensibilità dell’accoglienza e dell’apertura culturale. Il reato di Clandestinità, introdotto in
Italia dalla legge Bossi-Fini (un separatista e un fascista) nel 2002 rimarca la volontà dei Governi di far
ricadere le causa di disoccupazione, microcriminalità e quant’altro fa cronaca
sui giornali, su piccoli gruppi di migranti, non scernendo l’azione
incriminata dall’etnia e quindi non
valutando le persone in quanto tali. La mancanza di lavoro è da recriminare
piuttosto all’apparato statale che non ha più interesse nel veicolare moneta dal
basso, costringendoci alla fame con tasse ed imposte che fanno scomparire
denaro “liquido”, senza dar spazio alla realizzazione e/o alla soddisfazione
delle esigenze individuali. Questo sacrificio sociale si compie quotidianamente
nelle nostre città. Non dar diritto d’asilo a chi scappa dalla fame, dalla
guerra, dalla povertà o semplicemente chiudere le porte in faccia a chi
desidera girare il mondo, non può che peggiorare la nostra situazione
socio-economica-culturale.
Torre
del greco: no nazi in my town
Avvicinando il focus al nostro territorio siamo sempre più
consci che anche a Torre del Greco, da un po’di tempo, l’aria è diventata
irrespirabile e a cadere nel mirino repressivo del populismo più becero, sono
le minoranze, gli stranieri, i diversi e tutti coloro che non possono
difendersi come dovrebbero.
Mentre ci si accanisce sul bersaglio più facile i veri
colpevoli della crisi nella crisi di Torre del Greco, che da anni speculano sul
lavoro dei nostri concittadini, restano non colpevolizzati e senza vergogna
camminano ancora per le strade della nostra città.
In questo clima in cui l’odio sociale la fa da padrone e la
depressione economica incalzante stringe sempre di più la cintola dei torresi,
stanno venendo a galla, anche nella nostra città, i soliti movimenti di estrema
destra, razzisti e xenofobi, che, sfruttando le paure e la disperazione sociale
portano avanti battaglie vecchie di un secolo ed indegne di un paese civile che
ha sopportato le angherie del nazi-fascismo ed il dramma della emigrazione di
massa, che qui a Torre del Greco ha riguardato e riguarda praticamente ogni
famiglia.
Il pericolo oggi si chiama Forza Nuova, Casa Pound e tutta la
galassia di gruppuscoli reazionari, che tentano di insediarsi sul nostro
territorio, importando le pratiche a cui sono avvezzi (aggressioni, squadrismo,
sessismo, omofobia e razzismo) e che hanno trovato il loro collante in una
assurda campagna contro l’insediamento Rom di Via Agnano. Anche a questo
servono i fascisti, a ricordare ad un marittimo che non trova imbarco, ad un
malato che sta perdendo l’ospedale, ad un risparmiatore che ha perso i soldi
che il vero problema della nostra città sono i rom o i cinesi che distruggono
l’economia di Torre Del Greco! Non fanno nient’altro che fomentare una guerra
fra poveri, mettere delle masse popolari contro altre masse popolari! La Rete
Antirazzista Torrese (R.A.T.) nasce per evitare che la nostra città diventi
terreno di cultura per tutte le realtà reazionarie del vesuviano (pensate un
po’ ad orde di nazifascisti che girano periodicamente per le nostre strade alla
ricerca del “nemico”).
Rete Antirazzista Torrese (R.A.T.)"
Il primo appuntamento della rete sarà la mattina di sabato 7 dicembre, dando vita ad un volantinaggio antirazzista/antifascista per il centro di Torre del Greco.
Fascisti, razzisti, sessisti ...
V'anna magnà 'e zoccole